"Uncut gem of Reggio Emilia"
(Letteralmente significa "gemma non tagliata, non lavorata; pietra preziosa grezza, priva di lavorazioni")
Questo è il titolo scelto dall'artista Ali Mehdi Zaidi per introdurre il suo nuovo articolo dedicato alla street-art nata all'interno dei capannoni delle Ex Reggiane.
L'articolo inizia definendo come diadema alcuni luoghi ed attività che distinguono Reggio Emilia nel mondo: il sistema di educazione per i bambini, la Basilica di San Prospero, Piazza Fontanesi, l'ICC (città interculturale interattivo) e il Collettivo FX. Nel 2013, con un volo proveniente da Londra, Ali Mehdi Zaidi si è incontrato con Simone, uno degli artisti che si celano all'interno del gruppo di writers del Collettivo FX e, su suo invito, ha deciso di venirli a trovare e di sperimentare le loro tecniche espressive. Una gita breve e allo stesso tempo magica durante la quale ha conosciuto un gruppo che lavora in modo indipendente ma unito dai medesimi ideali.
Ali Mehdi Zaidi continua facendo riferimento ad una gemma molto preziona di Reggio Emilia, nascosta e situata dietro la stazione ferroviaria, in un sito enorme completamente abbandonato e lasciato a se stesso: sono le nostre Officine Meccaniche Reggiane.
Da quel giorno, Ali è stato parecchie volte alle Reggiane, ha visto lavorare gli artisti nel processo di trasformazione di quel luogo ad ogni mano di vernice ed ha visto la loro interazione con i "residenti" temporanei che vivono all'interno dei capannoni.
Il nostro Ali, a differenza delle istituzioni reggiane, ha in mente qualcosa di più grande e descrive le Ex Reggiane come un luogo dalle potenzialità incredibili. Vorrebbe addirittura creare un'oasi all'interno delle macerie dove coltivare piante commestibili (orti, frutteti ecc ecc ndr.) creando così una sorta di turismo alternativo. Ma, come sottolinea, i dubbi e le difficoltà sono tante.
Nell'ottobre 2015 Ali torna a Reggio Emilia per celebrare, assieme ad altri 40 artisti provenienti da tutto il mondo, il 65° anniversario dell'occupazione delle Reggiane (1950-2015). Di seguito il link al nostro articolo redatto qualche mese fa.
Ottobre 1950 - Ottobre 2015: 65 anni dall'occupazione operaia delle Reggiane
Il nostro ospite è meravigliato e sorpeso per una delle occupazioni più lunghe mai avvenute nella storia, parla della produzione di treni, aerei e gru sino ad arrivare a Giacomina la protagonista di quei tempi, la guidatrice del famoso trattore R60 definito da tutti come il "figlio dell'occupazione".
La giornata è stupenda e carica di emozione sin dalle prime luci dell'alba con saluti, abbracci, risate e tanta voglia di fare. Vedere piccoli schizzi fatti a mano (fatti su fogli stropicciati) prendere forma e diventare vere e proprie opere non ha eguali. E' una grande festa fatta di grandi artisti sminuiti dalla grandezza dell'area e dalle macerie circostanti.
Ma la festa è tutta per Giacomina che diventa "vandalo ufficiale" per un giorno imprimendo per sempre la sua firma sui muri delle Reggiane. I suo occhi sono lucidi e ricordano i 40 giorni passati in prigione per aver partecipato alle manifestazioni di solidarietà. In quei momenti l'apprezzamento e l'incanto erano reciproci.
La giornata è terminata e Ali viene accompagnato alla Stazione Mediopadana dell'alta velocità. Direzione Torino.
Il suo articolo termina con questa riflessione:
"Tutto il lavoro fatto dagli artisti in 6 anni di attività che fine farà? Il Comune sarà in grado di mantenere questo gioiello di arte contemporanea? saranno in grado di capire le storie che si celano dietro ogni opera? o, semplicemente, verrà tutto demolito? Si tratta di una risorsa inestimabile, una reinterpretzione della storia passata in chiave moderna. Gli artisti sono confusi e non sanno cosa possa riservare il futuro. Forse, la persuasione dolce e costante di creare uno spazio per le conversazioni costruttive a livello locale e nazionale darà alle Reggiane il tanto meritato taglio brillante."
Di seguito il link all'artciolo originale scritto in inglese con foto della giornata:
alizaidiarts.com - Uncut Gem of Reggio Emilia