LA STORIA DELL’ ING. FIDIA PIATTELLI – LA SCINTILLA NEGLI OCCHI

"La scintilla negli occhi" - Storia affascinante ed unica dell'Ing. Fidia Piattelli scritta da Adriano Riatti - responsabile dell'archivio storico Reggiane presso l'Università di Modena e Reggio Emilia di viale Allegri.

 

"Nel 1953 l'Ing.  Fidia  Piattelli divenne il direttore del  reparto tecnico di una nuova fabbrica aeronautica israeliana, la BEDEK  e lavorò  anche come   ingegnere  capo  alla   Direzione  Ricerche  del   Ministero  della Difesa  Israeliano."

“…che cosa lascio? Verranno altri ingegneri aeronautici… Ma forse ciò che rimarrà è quella scintilla che ho potuto accendere in molti occhi e che ho visto riflessa negli sguardi, sia che parlassi di aeronautica, di arte o di amore.  Forse questa è l’ eternità per l’ uomo…..”

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la luce negli occhi - Ing Fidia Piattelli

1 Risposta

  1. Buongiorno, è con grande emozione che vi ringrazio per aver ritrovato una persona della mia famiglia. Mia nonna paterna era Teresa Piattelli , fiera di essere erede di una famiglia mazziniana. Teresa , mia nonna mi parlava sempre di Fidia, ma io non riuscivo a capire il suo dolore e nel contempo la fierezza nel suo sguardo. Aveva tanta nostalgia di Fidia: buono e colto. Teresa Piattelli aveva anche un fratello : Giacomo, che fu denunciato alla Ghestapo dalla moglie e che lo porto alla famigerata prigione di Via Tasso. Poco prima che morisse l ultima sorella di mio padre, a cui chiesi notizie e che fu l unica ad avere il coraggio di spiegarmi la storia, sono riuscita a ritrovare i documenti della prigionia , ma senza il nome del delatore, e senza l' indirizzo finale. Pochi mesi fa , ho ritrovato il suo nome con la foto alle Fosse Ardeatine. Via Tasso non era una prigione per ebrei ma solo per dissidenti politici. Kappler nella fretta di rastrellare più persone possibili , incluse anche i detenuti di Via Tasso per l' orribile rappresaglia , dopo l attentato a Via Rasella. Grazie ed ancora GRAZIE per avermi ridato un pezzo della mia storia famigliare che faticosamente sto ricostruendo. Un cordiale Shalom Sara Procaccia

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